Nome botanico: Vaccinium myrtillus

Famiglia: Ericaceae

Nome comune: Mirtillo nero

Etimologia: Deriva dal greco antico “vakintos” che in origine significava “giacinto a fiore blu”, Il nome latinizzato venne usato per indicare le bacche blu del mirtillo. “Mirtyllus” invece deriva da “myrtus”, mirto, per le foglie e le bacche molto simili al mirto

Zona d’origine: è presente in tutta l’Europa settentrionale, in Asia e nell’America del Nord. In Italia è presente su tutto il settentrione e nell’appennino centrale sino al Molise.

Habitat: Zone collinari, submontane e montane dai 900 ai 2000 m.

Boschi di latifoglie alle quote più basse, boschi di conifere alle quote più elevate dove trova l’habitat ideale per il suo sviluppo, brughiere e pascoli marginali subalpini.

Le condizioni adatte al suo sviluppo prevedono la presenza di un substrato umido con PH acido.

Descrizione: Piccolo arbusto perenne, deciduo con ramificazioni legnose.

Altezza variabile dai 10 ai 50 cm a seconda del substrato di crescita e dell’altitudine. L’apparato vegetativo è composto da fusti eretti molto ramificati di colore verde.

Foglie alternate lungo i fusti di forma ovale o ellittica  finemente dentellate ai margini con l’apice acuto e la base arrotondata. Sono collegate ai fusti con un picciolo molto corto.

I fiori sbocciano a seconda dell’altitudine tra la primavera e l’inizio estate. Sono di colore verdastro con lievi sfumature rosate.

Il frutto è una pseudobacca carnosa di colore blu-violaceo di circa 4-8 mm di diametro si sviluppano nel corso di fine primavera inizio estate e vanno a maturazione nell’estate. La polpa è di colore più chiaro ed il suo sapore è dolce e lievemente acidulo. I frutti sono molto amati dagli animali del bosco, sia gli uccelli che i mammiferi integrano la loro dieta con queste bacche in tutto il periodo della loro maturazione.

Coltivazione: Il mirtillo nero è fra le piante più difficili da coltivare principalmente per le sue esigenze colturali dovute all’elevato PH del substrato di coltivazione (PH 4-5), difficilmente riproducibile artificialmente in maniera stabile.

Nelle zone in cui ci sono le condizioni adatte alla suo sviluppo cresce naturalmente in forma spontanea in grandi macchie del sottobosco, motivo per cui da sempre il mirtillo nero viene di norma raccolto in natura. Di recente nella coltivazione dei piccoli frutti sia su larga scala che a livello di produzione famigliare ha preso un grande avvento la specie vaccinium corymbosum, il mirtillo gigante americano grazie alle sue maggiori dimensioni e sopratutto per la sua elevata produzione.

Parassiti e malattie: Normalmente il mirtillo è immune da malattie e parassiti.

 

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